“Un monaco chiese a Lung-ya: «Che cosa raggiunsero gli antichi maestri quando entrarono nella fase finale?». «Erano come scassinatori...
... che si introducono di soppiatto in una casa vuota», fu la risposta”.
Commento del compilatore del koan Genrō Ōryū.
Camminò sulla lama di una spada;
mise il piede sul ghiaccio di un fiume gelato;
entrò nella casa disabitata;
il suo desiderio di rubare cessò per sempre.
Tornò alla propria casa,
vide i bellissimi raggi del sole del mattino,
e osservò intimamente la luna e le stelle.
Camminò nelle strade con facilità,
godendosi la dolce brezza.
Alla fine aprì la sua stanza del tesoro.
Fino a quel momento non aveva mai immaginato
di possedere quei tesori fin dall’inizio.
Tratta dalla raccolta di koan Tetteki Tōsui:
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